ART. 31-40 Modificazioni della competenza per ragione di connessione. Difetto di giurisdizione, incompetenza e litispendenza

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Inserito il 30/settembre/2016 da nella sezione Legale - Novità

ART. 31-40 Modificazioni della competenza per ragione di connessione. Difetto di giurisdizione, incompetenza e litispendenza

di Roberta Tiscini

Zanichelli Editore

pagine 630

120 €

È duplice il blocco di disposizioni del codice di procedura civile esaminate in questo volume. Da un lato, gli art. 31-36 cod. proc. civ. relativi alle «modificazioni della competenza per ragioni di connessione», dall’altro gli art. 37-40 cod. proc. civ. in relazione a «difetto di giurisdizione, incompetenza e litispendenza».

La connessione tra cause è al centro dell’attenzione. Il caso in cui un solo attore agisca nei confronti di un solo convenuto a tutela di un unico diritto è ipotesi che nella pratica si verifica ben più raramente che non quella del «giudizio cumulato» (o perché più parti entrano in gioco, ovvero perché anche tra due sole parti plurimi sono i diritti fatti valere). Gli art. 31-36 cod. proc. civ. si occupano del tema sotto il profilo degli spostamenti di competenza consentiti per favorire lo svolgimento congiunto delle cause. Al fondo, si nascondono istituti di particolare interesse (l’accessorietà, gli accertamenti incidentali, la compensazione, la garanzia, la riconvenzione) la cui logica e la cui funzione vanno ben oltre i profili di competenza. Obiettivo dello studio svolto nel presente volume è quello di «attualizzare» i fenomeni ivi trattati – e già ampiamente scandagliati nel pensiero teorico non meno che nelle prassi applicative – alla luce dell’esperienza più recente (si veda, ad esempio, Cass., sez. un., 4 dicembre 2015, n. 24707 e Cass., sez. un., 19 aprile 2016, n. 7700, in tema di garanzia).

Il secondo gruppo di disposizioni (art. 37-40 cod. proc. civ.) affronta gli aspetti «dinamici» sull’ingresso in causa di talune eccezioni processuali (di giurisdizione, competenza, litispendenza e continenza, connessione). Anche qui tuttavia – lungi dal limitarsi a questo – le disposizioni finiscono per esaminare punti cardine dell’evoluzione ordinamentale, con importanti riflessi sul piano statico degli istituti interessati. Nuovamente, l’indagine punta ad aggiornare temi classici alla luce delle ultime novità applicative.

 

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